Mar 16

NUOVE DISPOSIZIONI UE PER RIDURRE GLI NPL

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La Commissione UE ha proposto lo scorso 14 marzo un nuovo pacchetto di misure per ridurre ulteriormente il rischio sistemico nell’Unione bancaria europea attraverso lo smaltimento più veloce a bilancio dei crediti deteriorati (NPL).
Nonostante i buoni progressi compiuti resta infatti ancora da fare per eliminare le giacenze residue dai bilanci dele banche e prevenirne l’accumulo in futuro. Obiettivo delle nuove misure – secondo il comunicato della Commissione UE – è consolidare ulteriormente, a vantaggio delle generazioni future, la base su cui poggia il settore bancario dell’UE, dotando le banche della solidità che permetterà loro di svolgere il ruolo indispensabile di finanziatrici dell’economia e sostenitrici della crescita. Il pacchetto integra i lavori sull’Unione dei mercati dei capitali e costituisce una pietra miliare verso il completamento dell’Unione bancaria, che è una delle priorità immediate indicate dai leader dell’UE per il rafforzamento dell’Unione economica e monetaria dell’Europa.
Il pacchetto delinea un’impostazione globale in cui si combinano interventi complementari su quattro aspetti fondamentali:
– assicurare che le banche accantonino fondi a copertura dei rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi;
– incoraggiare lo sviluppo di mercati secondari sui quali le banche possano vendere i crediti deteriorati a soggetti attivi nella gestione dei crediti (“servicer”) e ad investitori;
– agevolare il recupero crediti a complemento della proposta su insolvenza e ristrutturazione delle imprese presentata a novembre 2016;
– assistere gli Stati membri che lo desiderano nel processo di ristrutturazione delle banche fornendo orientamenti non vincolanti, sotto forma di schema orientativo, per l’istituzione di società di gestione di attivi o per altre misure in materia di crediti deteriorati.
Le proposte si articolano su quattro direttrici:
1) Garantire la disponibilità nelle banche di una copertura sufficiente delle perdite sui crediti
deteriorati futuri.
2) Permettere un’esecuzione extragiudiziale accelerata dei prestiti coperti da garanzia reale.
3) Sviluppare ulteriormente i mercati secondari dei crediti deteriorati.
4) Introdurre uno schema tecnico orientativo per l’istituzione di società nazionali di gestione di attivi.