Gen 9

LE PROPOSTE TRANSATTIVE DI VENETO BANCA E POPOLARE DI VICENZA

Tags: ,

Presentate oggi dai rispettivi Consigli di Amministrazione, riunitisi a Padova per l’occasione, le proposte transattive generali di Banca Popolare di Vicenza Spa e Veneto Banca Spa.
Si tratta di offerte condizionate all’adesione da parte di un numero minimo di soggetti.
Le offerte sono infatti calibrate sull’attuale indice di patrimonializzazione e sulla attuale dotazione finanziaria degli istituti.
La proprietà delle due banche fa capo al fondo Atlante e pertanto i termini delle proposte sono molto simili.
Quanto alla attesa fusione fra i due istituti, si tratterebbe di iniziativa in programma già per quest’anno, anche se molti analisti sostengono che non sia realizzabile prima del 2018.
Quanto segue è la sintesi dei comunicati stampa delle due banche.
Attendiamo di visionare in dettaglio i regolamenti di offerta.

BANCA POPOLARE DI VICENZA SPA

PopVi offre in conciliazione di rimborsare il valore forfettario di 9,00 euro ad azione, a prescindere dal valore effettivo di acquisto.
Nell’ultimo decennio il valore delle azioni è aumentato dai 51,00 euro del 2005 ai 62,50 mantenuti fino al 2014, per poi, come purtoppo sapete, scendere a 48,00 ed infine pressoché a zero.
Per chi comporò ad euro 60,00 si tratta di un valore di rimborso pari al 15%. Per chi comprò ai massimi di 62,50 di un valore pari al 14,40%. Per chi comprò a meno il valore è leggermente superiore al 15%.
L’offerta è rivolta alle azioni acquistate a partire dal 1° gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite nel frattempo eventualmente effettuate.
Tale riconoscimento verrebbe erogato a fronte della rinuncia dell’azionista a qualsiasi pretesa in relazione all’investimento nei titoli azionari Banca Popolare di Vicenza, titoli che – attenzione – rimarrebbero comunque di proprietà dell’azionista.
L’iniziativa si rivolge a circa 94.000 azionisti, individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, ONLUS ed enti senza fine di lucro. L’elenco delle categorie di soggetti destinatari dell’Offerta e della tipologia di operazioni interessate è contenuto nel Regolamento dell’Offerta di
Transazione disponibile da domani sul sito web dedicato all’iniziativa www.popolarevicenza.it/azionisti, su quello delle Banche del Gruppo BPVi ed in tutte le loro filiali.
Gli azionisti potranno manifestare il proprio interesse all’Offerta fino al 15 marzo 2017 ed avranno poi tempo per aderire in concreto all’offerta sino al 22 marzo 2017, sottoscrivendo il relativo accordo transattivo predisposto dalla banca.
Gli azionisti cui l’offerta è rivolta saranno trattati tutti alle stesse condizioni.
Per il successo e la validità dell’offerta di transazione è necessaria un’adesione corrispondente ad almeno l’80% delle azioni destinatarie della proposta. Tale condizione è rinunciabile da parte della banca, il che verosimilmente avverrà qualora ci si avvicinasse a tale soglia percentuale.
Stando al comunicato della banca, a quanti aderiranno all’offerta e che sono o intendono tornare ad essere clienti del gruppo, saranno riservate inoltre esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati sulle somme che saranno eventualmente depositate presso le banche del Gruppo (in forma di deposito vincolato) e di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari (Conto Corrente e Mutuo Casa).

VENETO BANCA SPA

Veneto Banca offre invece un valore forfettario di rimborso pari al 15% “della perdita teorica sofferta” (così il comunicato), perdita da valutare caso per caso al netto delle vendite eventualmente intervenute nel frattempo e dei dividendi realizzati (dividendi che invece non sarebbero considerati nell’offerta PopVi).
Nell’ultimo decennio il valore delle azioni è passato dai 33,00 euro del 2007 al massimo di 40,75 del 2013, per poi ridursi pressoché a zero anche in questo caso.
L’iniziativa si rivolge a circa 75.000 azionisti, pari a circa l’85% del totale, che sono stati individuati secondo criteri soggettivi e oggettivi e che comprendono prima di tutto le persone fisiche e i risparmiatori e che saranno meglio individuati nel relativo regolamento di offerta.
L’offerta è rivolta alle azioni acquistate a partire dal 1° gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite nel frattempo eventualmente effettuate.
Anche in tal caso, si potrà aderire fino al 15 marzo 2017, sottoscrivendo il relativo accordo transattivo predisposto dalla banca e rinunciando ad azioni giudiziali e contestazioni.
Anche in tal caso l’offerta è condizionata all’adesione da parte di almeno l’80% del totale delle azioni interessate, ma si tratta di condizione rinunciabile.
Anche in tal caso, infine, agli azionisti che aderiscono verrebbero assicurate condizioni commerciali di favore sui depositi e sull’erogazione di credito.

OBIETTIVO DELLE OFFERTE

L’obiettivo del piano rimborsi è chiaro: nell’immediato invogliare i soci a mantenere il conto corrente e far ripartire gli investimenti, in seconda battuta ridurre i contenziosi e il rischio cause, in terza battuta riacquistare fiducia, riallacciare i fili con il territorio, recuperare raccolta e clientela e tornare a mostrare stabilità e credibilità sul mercato.
Stando ai comunicati, i soci convolti dovrebbero essere quelli maggiormente penalizzati, ossia gli scavalcati nelle richieste di vendita, quelli che hanno acquistato azioni negli ultimi 7 anni, quelli che hanno partecipato agli ultimi due aumenti di capitale, chi ha comprato titoli con una valutazione Mifid non corretta.
Non è ancora chiaro se le offerte siano rivolte anche a coloro che abbiano già proposto una causa. Per saperlo sarà necessario attendere il regolamento dell’offerta che non è ancora stato pubblicato.
Riteniamo che coloro che abbiano proposto la causa, ma intendano accettare l’offerta, possano agevolmente farlo rinunciando all’azione promossa in giudizio.
I rimborsi sarebbero esentasse e potrebbero essere erogati in qualche settimana.