Ott 5

NUOVE AGEVOLAZIONI PER I BREVETTI AZIENDALI

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Comincerà il 6 ottobre alle ore 12:00 la porcedura per potersi vedere riconosciute le nuove agevolazioni fiscali in materia di brevetti (procedura c.d. Brevetti+2).
Si tratta di un nuovo incentivo per valorizzare i brevetti più attuali e i progetti più qualificati che derivano dai risultati della ricerca pubblica e privata.
Le agevolazioni sono destinati alle imprese, anche appena costituite, con sede legale e operativa in Italia, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
– sono titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013;
– hanno depositato una domanda di brevetto successivamente al 1° gennaio 2013;
– sono in possesso di una opzione d’uso o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013;
– rappresentano spin-off accademici costituiti da meno di 12 mesi e titolari di un brevetto concesso successivamente al 1° gennaio 2012.
Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili.
Per gli spin-off accademici le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili.
Gli incentivi sono concessi nel regime de minimis.
Per procedere, le imprese interessate si devono prima registrare sulla piattaforma telematica di Invitalia, possedere una firma digitale ed un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Chi vanta questi requisiti può compilare on line il project plan, collegandosi all’indirizzo che verrà reso noto da Invitalia, scaricarlo e inviarlo, insieme a tutti i documenti richiesti, all’indirizzo brevettiplus@pec.invitalia.it.
La documentazione deve essere firmata dal rappresentante legale dell’impresa e includere gli allegati indicati nel project plan. Invitalia esaminerà le domande in base all’ordine di arrivo.
La valutazione prevede anche un incontro tra l’impresa e gli esperti di Invitalia. Si ricorda che l’incentivo, volto a valorizzare i brevetti più attuali e i progetti più qualificati che derivano dai risultati della ricerca pubblica e privata, consiste in un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili.