Nov 11

START-UP E PMI INNOVATIVE: NUOVI CHIARIMENTI DAL MINISTERO

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Sono stati pubblicati, alla fine del mese di ottobre, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico cinque nuovi Pareri e una Circolare riguardanti le Start-Up le PMI innovative.
Il primo parere (Prot. 218415) risponde a un quesito relativamente alla parte in cui, fra i requisiti alternativi per accedere ai benefici di legge, si prevede che la Start-up possa essere “titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore”, mentre il secondo parere (Prot. 218430) risponde a quesito in materia di Start-up relativamente alla parte in cui, fra i requisiti alternativi, si prevede che la Start-up possa essere “titolare della licenza d’uso su un brevetto in corso di riconoscimento”.
Gli altri due pareri e la circolare sono datati 3 novembre 2015.
Il primo parere (Prot. 222631) risponde a quesito in materia di Start-up innovative, in relazione all’applicazione dell’articolo 25, comma 2, lett. b) del D.L. 179/2012, con riferimento alla possibilità, in un momento successivo all’iscrizione in sezione speciale, di mutare il requisito senza che da ciò derivi una soluzione di continuità nell’iscrizione stessa.
Il secondo parere (Prot. 222697) risponde a quesito, anche con riferimento alla circolare n. 3682/C del 3 settembre 2015, in merito alla certificazione dei bilanci, come riveniente dalla disciplina in materia di PMI innovative.
La circolare n. 3683/C (Prot. 222703) fornisce risposta a numerosi quesiti pervenuti da parte di imprese ed associazioni di categoria, tendenti a conoscere se l’obbligo di certificazione del bilancio, sancito dall’art. 4, comma 1, lett. b), del D.L. n. 3 del 2015, debba essere coevo all’approvazione del bilancio stesso.
Il quinto parere, datato 4 novembre 2015, (Prot. 223650), risponde a quesito in materia di PMI innovative, in relazione all’applicazione dell’articolo 4, comma 3, lett. f) del D.L. n. 3 del 2015, con riferimento alla dichiarazione autocertificazione di veridicità dell’elenco dei soci, con trasparenza rispetto a holding.