Giu 14

POPOLARI VENETE: SPIRAGLI PER UNA SOLUZIONE SENZA BAIL-IN

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Si apre lo spiraglio per un salvataggio senza bail-in per le banche venete. Le prime risposte che giungono da Bruxelles fanno sperare in una soluzione “soft” per Bpvi e Veneto Banca, senza costi per obbligazionisti e depositanti e senza impatti per l’economia.
Il Tesoro già alle 9.30 di martedì mattina, in una nota, ha assicurato che la “soluzione è ormai prossima e le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti”, mentre il ministro Padoan ha ribadito che la soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e che obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti.
La soluzione prescelta sarebbe quella tradizionale del “burden sharing”, usata prima del bail-in, che prevede il riacquisto da parte dello Stato delle obbligazioni subordinate e la loro conversione in azioni, per favorire l’ingresso di nuovi soci privati. Questa soluzione non avrebbe impatti sui detentori di bond garantiti e sui depositanti.
L’ipotesi prospettata sembrerebbe trovare il favore di Bruxelles, che ha accolto positivamente le assicurazioni di Padoan. Un portavoce ha confermato oggi che “la Commissione europea, l’organo di vigilanza della BCE e le autorità italiane stanno lavorando fianco a fianco” per raggiungere una soluzione in linea con le regole UE, senza un bail-in che coinvolga gli obbligazionisti privilegiati (senior bondholders) e tuteli in ogni caso i depositanti.
Quanto alla posizione degli altri attori, Unicredit è possibilista sul piano di salvataggio a spese delle banche sane, mentre il Consiglio di Intesa SanPaolo ha affrontato il tema nella riunione convocata per oggi.
Uscendo dal meeting il consigliere di Intesa, Giovanni Costa, ha affermato che la banca sta “seguendo il dossier con attenzione e con senso di responsabilità istituzionale”, ma ha detto che nessuna decisione è stata presa al riguardo e nulla si sa sui tempi. «Non si poteva deliberare», ha spiegato un altro membro del board che, a chi gli chiedeva un commento alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, si è limitato a replicare: «Abbiamo letto anche noi le parole di ministro».