Lug 16

CON IL BAIL-IN ANCHE I CORRENTISTI SI ACCOLLERANNO LE PERDITE DELLA BANCA

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La Camera dei Deputati sta ultimando l’iter parlamentare per il recepimento della Direttiva No. 59 del 2014, che istituisce nuovi strumenti di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento. Tale direttiva trae origine dalla volontà dei governi dei maggiori paesi europei di non utilizzare più fondi pubblici per tamponare le perdite del sistema finanziario, come accaduto a seguito della crisi dei mutui sub-prime del 2007.
La Direttiva si applica a tutte le banche e alle imprese di investimento operanti all’interno del territorio dell’Unione Europea.
Tra gli strumenti a disposizione delle autorità di risoluzione della crisi vi è quello del bail-in, la cui entrata in vigore è prevista per il 1 gennaio 2016, e che si applicherà a tutti i creditori non garantiti della banca, tra i quali azionisti, obbligazionisti e depositanti. Più nel dettaglio, tale misura si concretizza nella facoltà delle autorità di risoluzione – qualora gli altri strumenti si rivelino non adeguati al raggiungimento degli obiettivi della risanamento – di convertire in capitale o svalutare fino a zero il valore nominale dei crediti o dei titoli di debito della banca.
Importante, pertanto, valutare gli indici di patrimonializzazione (core-tier 1) delle proprie banche.